ALFABETO DELLE ANIME PURGANTI.

 

Quelle Anime benedette:

ADORANO la Triade augustissima, Padre, Figliuolo e Spirito Santo, adorano il Verbo incarnato il divin Redentore, le cui adora­bili piaghe furono fonti inesauribili di gra­zie: adorano i divini decreti e le divine disposizioni che loro non permettono an­cora l'ingresso nel Cielo.

AMANO con amore puro ed ardente il loro, Dio: amano il Padre celeste con affetto fi­liale, amano lo Sposo divino con amore di simpatia e di compiacenza, amano l'Amico vero e fedelissimo con amore sincero d'ami­cizia. Amano ancora con amore riconoscente chi le aiuta e suffraga nelle loro acerbis­sime pene.

AMMIRANO le ineffabili perfezioni e gli infiniti attributi di Dio che sono certe di godere eternamente; ammirano l'intreccio stupendo delle grazie copiose e delle mille circostanze onde Iddio le ha guidate al porto della eterna salvezza.

BRAMANO con accesissimo desiderio di vedere Iddio, di possederlo, di goderlo eter­namente e bramano ancora che noi andia­mo in loro soccorso ed acceleriamo coi no­stri suffragi la loro eterna beatitudine.

CANTANO la bontà e la misericordia di Dio che le ha liberate da mille pericoli e le ha poste in luogo di salvazione.

CONFESSANO l'altissima giustizia di Dio riconoscendo che ben troppo hanno meri­tato le pene che soffrono.

DETESTANO con tutto l'orrore e 1'abo­minio non solo il peccato grave e mortale che sebbene assolto nel tribunale di peni­tenza pur le fa gemere nel Purgatorio, ma altresì ogni pur lieve colpa e difetto che là tiene lontane dal loro sommo desidera­tissimo Bene.

DESIDERANO di possederlo.

ESPIANO Con ardentemente di vedere Dio, amore puro e disinteressato ogni pensiero meno retto, ogni desiderio meno puro, ogni affetto meno santo, ogni parola non cauta ed oziosa, ogni atto non rego­lato dalla legge santa di Dio.

FISSANO continuamente il loro sguardo in Dio, nel beneplacito suo, nel glorioso suo regno; solo a Dio é rivolta la loro mente, solo per Dio palpita il loro cuore.

FIDANO In Dio solo, nella fedeltà della sua parola e delle sue promesse, fidano nella Onnipotenza del Padre, nella Sapienza del Figlio e nell'Amore dello Spirito Santo.

GEMONO per le pene atroci che soffrono, per il desiderio e le ansie amorose di presto vedere Gesù, di contemplarlo e goderlo in eterno.

GUARDANO e GIUDICANO molto diversa­mente da quello che facevano sulla terra; guardano le croci, la povertà ed i tollerati disprezzi come una scala per cui Dio mise­ricordiosamente li fe' salire in cielo; giudi­cano le ricchezze, l'ingegno, la sanità, il tempo, non come motivi di vanto e di va­nagloria, ma come talenti da trafficare, come monete per acquistarci il cielo.

INVOCANO la nostra pietà, i nostri suf­fragi, chiedono a noi una stilla che refri­geri gli ardori di quel fuoco che le bru­cia. Invocano aiuto, chi dai figli, chi dai genitori, chi dagli amici, invocano una tua preghiera che discenda come un angelo a liberarle da quelle fiamme.

INTERCEDONO per noi e per la nostra sa­lute, sono mediatrici fra noi e Dio per ot­tenerci da Lui benefici e grazie nell'ordine spirituale e corporale, c'intercedono grazie di vittoria sulle passioni; intercedono lumi per la conversione d'alcuni e forza di per­severare per altri.

LODANO Dio, i suoi ammirabili attributi, le amabili sue perfezioni, Lo lodano con tutto l'impeto della mente e del cuore, desideran­do di compensarlo dell'onore di cui lo de­fraudarono in terra col peccato; lodano Maria sovrana loro benefattrice.

MEDITANO! Meditano sugli attributi di Dio, sul suo amore infinito per le anime, sulla vita di Gesù, sui patimenti atroci da Lui sofferti per loro amore; meditano la terra che lasciarono, il Purgatorio ove sof­frono, il Paradiso che le aspetta.

NOBILITANO in quelle fiamme purgatrici, come l'oro nel fuoco; ed abbelliscono l'im­magine di Dio che portano in sé scolpita, e che Dio aveva creato candida ed imma­colata, ma ch'esse macchiarono col peccato.

OFFRONO con verace amore, con affettuo­sa riconoscenza offrono a Dio le nostre preghiere, i nostri voti, offrono a Dio gli atti della nostra carità, offrono continua­mente l'omaggio di tutto il loro essere, e le pene che soffrono per soddisfare alla divina giustizia.

PREGANO! Qual modello di preghiera umi­le, amorosa, fidente e continua ci viene dalla santa scuola del Purgatorio! La preghiera di anime che soffrono commuove il Cuore di Dio e sarà certo esaudita.

RIPARANO i falli commessi in vita, ripa­rano l'orgoglio con accettare l'umiliazione del castigo, riparano la disobbedienza con­formando perfettamente il loro volere a quello di Dio, riparano l'infedeltà al divino amore, amando ardentemente.

RALLEGRANSI perché hanno evitato l'in­ferno e sono confermate in grazia, ralle­gransi perché sanno senza dubbio di dovere entrare in Paradiso per essere eter­namente felici; rallegransi perché vedranno quanto prima l'amabilissimo volto di Gesù, e la tenerissima loro madre Maria.

SOFFRONO immensamente per la priva­zione della vista di Dio, soffrono per la impotenza di affrettare questo beatissimo istante; soffrono nel fuoco che le circonda e le pu­rifica e questa sola pena sorpassa tutte le sofferenze e tutti i dolori del mondo uniti insieme.

UMILIANSI sotto il flagello di Dio che le purifica, sotto la paterna sua mano, che in quelle fiamme purgatrici viene mondandole dalle macchie contratte per il peccato.

VOGLIONO solo quello che Iddio vuole, perché la loro volontà é diventata una cosa sola con quella di Dio.

 

(Tratto da: “Filotea per i defunti”;  IMPRIMATUR: In Curia Archiep., Mediolani, die 18 octobris 1901. S. A. M. MANTEGAZZA, Ep. Famag., Vie. gen.)