BEATA VERGINE DEL CARMELO

 

La devozione alla Madonna del Carmelo è una forma di pietà mariana vissuta e promossa dalla Famiglia del Carmelo; è una devozione che per la sua semplicità ha avuto ampia diffusione tra i fedeli e continua a portare grandi frutti spirituali. Essa pone al primo posto l'atteggiamento interiore, l'amore semplice, spontaneo e filiale, che nasce da una libera e totale consacrazione alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.

Come ogni vera devozione, procede dalla fede autentica, che porta a riconoscere la grandezza della Madre di Dio e spinge all'amore filiale verso la Madonna e all’imitazione delle sue virtù.

Ad esprimere e manifestare l'iniziativa dell'amore materno di Maria e la nostra volontà di essere "proprietà" di Maria, c'è lo Scapolare (o Abitino) del Carmine. Pio XII lo definì "veste mariana" per antonomasia e lo indicò come "segno e garanzia della protezione della Madre di Dio".

 

Lo Scapolare della Madonna del Carmine

Lo Scapolare è segno della protezione della Madre di Dio verso coloro che la amano: è simbolo di appartenenza e consacrazione a Maria, che soccorre i suoi figli in vita, in punto di morte e dopo morte. Oltre che segno della protezione di Maria Santissima nei pericoli dell'anima e in quelli del corpo, lo Scapolare è soprattutto un mezzo per stimolarci a vivere nella sequela di Gesù Cristo e nell’imitazione di Maria, sua Madre: chi porta lo Scapolare si impegna a comportarsi da suo vero figlio.

La festa della Madonna del Carmine si celebra il 16 luglio.

Chi riceve lo Scapolare è ammesso nella Famiglia del Carmelo, partecipa ai meriti, alle grazie e alle Indulgenze dell'Ordine e si avvantaggia del bene e delle preghiere che vengono fatte in seno all'Ordine.

L’imposizione dello Scapolare viene effettuata da un sacerdote carmelitano. Il primo abitino deve essere di stoffa, benedetto e imposto dal sacerdote. Quando lo si deve sostituire, non è più necessaria un'altra imposizione. Lo Scapolare può essere sostituito da una medaglia benedetta che da un lato abbia l'immagine della Madonna sotto qualsiasi titolo - preferibilmente del Carmine - e dall'altro il Sacro Cuore di Gesù.

Il fedele si impegna ad indossare giorno e notte lo Scapolare di stoffa o la Medaglia-Scapolare, a compiere ogni giorno una pratica di pietà mariana (per esempio: il Rosario, o 7 Ave Maria, o almeno una Salve Regina); a pregare per la Chiesa e, in particolare, per l’Ordine Carmelitano; a perseverare nell'amore a Maria con una valida testimonianza di vita cristiana.

Lo Scapolare non è un amuleto per incoraggiare la superstizione, ma un pegno della predilezione della Madonna: è un richiamo all'esercizio della carità e una professione di appartenenza e di consacrazione alla Madre e Regina del Carmelo.

La Madonna ha ottenuto da Cristo, per i suoi figli devoti che indossano lo Scapolare, vari privilegi, come premio della loro dedizione. La beata Vergine disse al carmelitano Simone Stock : "Questo è il privilegio che io concedo a te e a tutti i carmelitani: chiunque morirà con questo scapolare non patirà il fuoco eterno".

La Madonna ha anche promesso di proteggere i suoi devoti, vestiti dello scapolare, e di liberarli dal purgatorio, il primo sabato dopo la morte (questo privilegio è detto “sabatino”).

 

Atto di consacrazione alla Beata Vergine del Carmelo

O Maria, Madre e decoro del Carmelo, a te consacro oggi la mia vita, quale piccolo tributo di gratitudine per le grazie che attraverso la tua intercessione ho ricevuto da Dio. Tu guardi con particolare benevolenza coloro che devotamente portano il tuo Scapolare: ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d'illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente, e di ridestare in me la fede, la speranza e la carità, perché possa ogni giorno crescere nell'amore di Dio e nella devozione verso di te. Lo Scapolare richiami su di me lo sguardo tuo materno e la tua protezione nella lotta quotidiana, sì che possa restare fedele al Figlio tuo Gesù e a te, evitando il peccato e imitando le tue virtù.

Desidero offrire a Dio, per le tue mani, tutto il bene che mi riuscirà di compiere con la tua grazia; la tua bontà mi ottenga il perdono dei peccati e una più sicura fedeltà al Signore.

O Madre amabilissima, il tuo amore mi ottenga che un giorno sia concesso a me di mutare il tuo Scapolare con l'eterna veste nuziale e di abitare con te e con i Santi del Carmelo nel regno beato del Figlio tuo, che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Preghiera alla Madonna del Carmine per le anime sante del Purgatorio

Ricordati, o pietosissima Vergine Maria, gloria del Libano, onore del Carmelo, della tua consolante promessa, secondo la quale saresti discesa a liberare dalle pene del Purgatorio le Anime dei tuoi devoti, che indossano lo Scapolare.

Incoraggiati da questa tua promessa, Ti supplichiamo, Vergine Consolatrice, di aiutare le care Anime del Purgatorio (e specialmente l’anima di..…). O Madre dolce e pietosa, intercedi e rivolgiti al Dio di amore e di misericordia con tutta la potenza della tua mediazione: offri il Sangue prezioso del tuo santissimo Figlio, insieme ai tuoi meriti ed alle tue sofferenze, avvalora le nostre preghiere e quelle di tutta la Chiesa e libera le Anime sante del Purgatorio. Amen.

3 Ave Maria e 3 Gloria al Padre.

 

Preghiera alla Madonna del Carmine 

O Vergine Maria, Madre e Regina del Carmelo, ti benedico e ti ringrazio, perché mi hai manifestato il tuo amore e mi hai rivestito del tuo santo abito in segno della tua protezione.

Assistimi nel cammino della vita, conservami fedele nel tuo servizio, donami ogni grazia che mi aiuti a vivere la mia vocazione cristiana, secondo il mio particolare stato di vita. Soprattutto, Vergine Maria, ottienimi dal Padre celeste, di crescere nella carità divina, per raggiungere un giorno la vita eterna. Amen.

Madre e Regina del Carmelo, prega per noi.

 

Supplica alla Madonna del Carmine 

O Maria, Madre e Decoro del Carmelo, in questo giorno solenne innalziamo a te la nostra preghiera e, con fiducia di figli, imploriamo la tua protezione.

Tu conosci, o Vergine Santa, le difficoltà della nostra vita; volgi sopra di esse il tuo sguardo e donaci la forza di superarle. Il titolo con il quale oggi ti celebriamo, richiama il luogo scelto da Dio per riconciliarsi con il popolo quando, pentito, volle ritornare a Lui. È stato dal Carmelo, infatti, che il profeta Elia innalzò la preghiera che ottenne la pioggia ristoratrice dopo una lunga siccità.

Fu un segno del perdono di Dio, che il santo Profeta annunciò con gioia, quando vide levarsi dal mare la piccola nube che in breve ricoprì il cielo.

In quella nuvoletta, o Vergine Immacolata, i tuoi figli hanno visto te, che t’innalzi purissima dal mare dell’umanità peccatrice, e che ci hai dato con Cristo l’abbondanza di ogni bene. In questo giorno sii per noi ancora una volta sorgente di grazie e di benedizioni.

Salve Regina

Tu riconosci, o Madre, come simbolo della nostra devozione filiale, lo Scapolare che portiamo in tuo onore; per dimostrarci il tuo affetto tu lo consideri come veste tua e come segno della nostra consacrazione a te, nella particolare spiritualità del Carmelo.

Ti ringraziamo, o Maria, per questo Scapolare che ci hai dato, perché ci sia di difesa contro il nemico della nostra anima.

Nel momento della tentazione e del pericolo ci richiami il pensiero di te e del tuo amore.

O Madre nostra, in questo giorno, che ricorda la tua continua benevolenza verso di noi, ripetiamo commossi e fiduciosi la preghiera, che da secoli ti rivolge l’Ordine a te consacrato:

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.

Questo giorno che ci riunisce ai tuoi piedi, segni uno slancio nuovo di santità per tutti noi, per la Chiesa e per il Carmelo.

Vogliamo rinnovare con la tua protezione l’antico impegno dei nostri padri, perché anche noi siamo convinti che "ciascuno deve vivere nell’ossequio di Gesù Cristo e servire fedelmente a Lui con cuore puro e buona coscienza".

Salve Regina

 

È grande, o Maria, il tuo amore per i devoti dello Scapolare del Carmelo. Non contenta di aiutarli a vivere la loro vocazione cristiana in terra, ti prendi cura anche di abbreviare loro le pene del purgatorio, per affrettarne l’ingresso in paradiso.

Davvero ti dimostri pienamente madre dei tuoi figli, perché ti prendi cura di loro ogni volta che ne hanno bisogno. Mostra dunque, o Regina del purgatorio, la tua potenza di Madre di Dio e degli uomini e soccorri quelle anime che sentono la pena purificatrice della lontananza da quel Dio ormai conosciuto e amato.

Noi ti supplichiamo, o Vergine, per le anime dei nostri cari e per quanti in vita furono rivestiti del tuo Scapolare, cercando di portarlo con devozione e impegno. Ma non vogliamo dimenticare tutte le altre anime che aspettano la pienezza della visione beatifica di Dio. Per tutte ottieni che, purificate dal sangue redentore di Cristo, siano ammesse quanto prima alla felicità senza fine.

Ti preghiamo anche per noi, specialmente per gli ultimi momenti della nostra vita, quando si decide la scelta suprema del nostro destino eterno. Prendici allora per mano, o Madre nostra, quale garanzia della grazia della salvezza.

 

Salve Regina

Vorremmo domandarti tante altre grazie, o dolcissima Madre nostra! In questo giorno che i nostri padri hanno consacrato alla gratitudine per i tuoi benefici, ti chiediamo di continuare a mostrarti generosa.

Impetraci la grazia di vivere lontani dal peccato. Liberaci dai mali dello spirito e del corpo. Ottienici le grazie che ti chiediamo per noi e per i nostri cari. Tu puoi esaudire le nostre richieste, e abbiamo fiducia che le presenterai a Gesù, tuo Figlio e nostro Fratello.

Ed ora benedici tutti, Madre della Chiesa e decoro del Carmelo. Benedici il Papa, che in nome di Gesù guida la sua Chiesa. Benedici i vescovi, i sacerdoti e quanti il Signore chiama a seguirlo nella vita religiosa.

Benedici coloro che soffrono nell’aridità dello spirito e nelle difficoltà della vita. Illumina gli animi tristi e riscalda i cuori inariditi. Sostieni quanti portano e insegnano a portare con frutto il tuo Scapolare, quale richiamo all’imitazione delle tue virtù. Benedici e libera le anime del purgatorio.

Benedici tutti i tuoi figli, o Madre nostra e nostra consolatrice.

Resta con noi sempre, nel pianto e nella gioia, nella tristezza e nella speranza, ora e nel momento del nostro ingresso nell’eternità. Questo nostro inno di ringraziamento e di lode, diventi perenne nella felicità del Cielo. Amen.

Ave Maria.

 

Novena alla Madonna del Carmine (Dal 7 al 15 Luglio)

 

PRIMO GIORNO : Maria, esempio d'accoglienza

In ascolto alla Parola: L'Annunciazione (Lc 1, 26-38)

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.

L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".

Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio ".

Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei.

Riflessione: I vangeli iniziano con il presentarci Maria come la donna che accoglie il progetto di Dio. In atteggiamento di preghiera, ella ascolta, medita, acconsente e risponde di "si" a Dio che chiama. In una parola accoglie. E quest'accoglienza genera in lei la Vita. "E il Verbo si fece carne".

In preghiera: Santa Maria, Donna accogliente, rendici tuoi imitatori ed imitatrici, perché possiamo generare ogni giorno Gesù nelle situazioni di vita che ci troviamo a vivere

Santa Maria, Donna accogliente, insegnaci a meditare la Parola di Dio così come facevi tu, perché in ogni momento della nostra vita sappiamo accoglierla e lasciarci guidare da lei.

Santa Maria, fiore del Carmelo, ascolta la nostra preghiera.

Mi impegno a leggere una pagina del Vangelo e a rifletterci sopra per cercare di scoprire quel che Dio vuole da me nella mia vita di ogni giorno.

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.

 

SECONDO GIORNO: Maria, splendida nel servizio

In ascolto alla Parola: La visitazione (Lc 1, 39-45)

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore".

Riflessione: Subito dopo aver ricevuto l'annuncio dall'angelo, la Madre del Signore parte per andare a trovare la sua anziana cugina Elisabetta, che attende un bambino. Il Vangelo ci dice che parte in fretta per andare a mettersi a servizio di chi ha bisogno. La Vergine non si "monta la testa" perché in lei si compirà la speranza d'Israele, ma, nell'umiltà più completa, parte per andare a prestare il suo servizio nei piccoli e semplici lavori di casa.

In preghiera: Madre Maria, esperta nel servizio, aiutaci a capire che è solo nella dimensione dell'essere servi gli uni degli altri che possiamo essere dei veri seguaci di tuo Figlio.

Madre Maria, esperta nel servizio, rendici capaci di essere sempre disponibili verso coloro che ogni giorno incontriamo nel nostro cammino.

Madre Maria, o Vite fiorita, aiutaci a gareggiare nella carità vicendevole

Mi impegno a rendere un servizio alle persone che mi sono accanto. E per imitare la Vergine Maria cercherò di essere più servizievole nei confronti di quelle persone che mi stanno meno simpatiche.

 

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.

 

TERZO GIORNO : Maria, Madre che ci riveste dello scapolare

In ascolto alla Parola: La nascita (Lc 2, 1-20)

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama".

Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

Riflessione: L'evangelista Luca ci tramanda il gesto affettuoso e materno di Maria che avvolge di fasce il piccolo Gesù. Un gesto che ogni madre ha fatto, in segno di protezione e di cura. Anche noi siamo rivestiti di fasce da Maria, nostra Madre e Sorella: attraverso lo Scapolare ella si prende cura di noi, ci protegge. Ci fascia per farci cresce forti e robusti alla scuola di suo Figlio.

In preghiera: Vergine Madre, che rivesti di fasce il tuo Gesù, insegnaci ad essere sempre piccoli per lasciarci "portare in braccio" dal buon Dio. Vergine Madre, che rivesti di fasce il tuo Gesù e noi, aiutaci a rivestirci di tuo Figlio, per essere ogni giorno segno dell'amore di Dio.

Vergine Maria, Splendore del cielo, stringici tutti sotto il tuo manto.

Mi impegno a rivestirmi dello Scapolare per testimoniare anche esternamente il mio amore a Gesù e a Maria. Soprattutto voglio che lo Scapolare mi ricordi di vivere ogni giorno alla scuola di Gesù, sull'esempio della Vergine.

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.


QUARTO GIORNO: Maria, Donna contemplativa

In ascolto alla Parola: La visita dei magi (Mt 2, 1-12)

Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele”.

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".

Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.

Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.

Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Riflessione: Cosa avranno pensato Maria e Giuseppe nel vedersi davanti questi uomini misteriosi che vengono da lontano per vedere il loro Gesù? Eppure il Figlio di Dio si è fatto uomo per tutti, anche per questi "lontani". Maria lo capisce subito e anche a loro fa vedere Gesù. Maria è la vera contemplativa, cioè colei che sa vedere la realtà con gli occhi di Dio. E noi? Siamo contemplativi? Riusciamo a vedere la realtà così come la vede Dio? Siamo capaci di donare Gesù alle persone che incontriamo, siano esse conosciute o meno, connazionali o stranieri, ricchi o poveri?

In preghiera: Beata Maria, Donna contemplativa, insegnaci a conservare nel nostro cuore le situazioni di ogni giorno per poi impegnarci a vederle con gli occhi di Dio.

Beata Maria, Donna contemplativa, insegnaci a vedere in color che incontriamo il volto del tuo Figlio e a non fare nessun tipo di discriminazione.

Beata Maria, Vergine e Madre, portaci tutti a Gesù.

Mi impegno a non giudicare le persone che incontro durante il giorno, ma a vedere in ognuno di loro il volto del Signore.

 

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.

 

QUINTO GIORNO: Maria, Signora dell'offerta

In ascolto alla Parola: La presentazione al tempio (Lc 2, 22-32)

Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele".

Riflessione: Proviamo ad essere spettatori di quest' episodio: Maria, Giuseppe e Gesù, una famiglia, che si reca al tempio per offrire il bimbo al Signore. Se vogliamo tradurlo in termini della nostra cultura è un po' come quando la famiglia si prepara per portare il bimbo al battesimo. Sarà capitato tante volte anche a noi di partecipare ai festeggiamenti. Cerchiamo, però, di scrutare il cuore della Madre: ella offre con tutto il suo cuore a Dio il Bimbo che è nato da lei. Siamo capaci di imitarla nella nostra vita di ogni giorno?

In preghiera: Figlia di Sion, Signora dell'offerta, circoncidi il nostro cuore perché possa appartenere tutto a Gesù.

Figlia di Sion, Signora dell'offerta, libera i nostri cuori perché senza paura possano essere solo di Sua proprietà.

Figlia di Sion, Madre mite, rendi il nostro cuore simile al tuo.

Mi impegno a staccarmi da qualcosa a cui sono molto legato e a farne dono alla persona che mi sta particolarmente antipatica. Questo per imitare la Madre del Signore che ha offerto il Suo Figlio con cuore puro.

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.

 

SESTO GIORNO: Maria, infaticabile cercatrice di Dio

In ascolto alla Parola: Il ritrovamento nel tempio (Lc 2, 41-50)

I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.

Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo". Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?". Ma essi non compresero le sue parole.

Riflessione: Maria e Giuseppe sono angosciati per la perdita del loro Figlio, Gesù. Si mettono in viaggio per cercarlo e lo trovano dopo tre giorni. Anche dalla nostra vita sembra che a volte Gesù si nasconde e ci lascia soli. E noi che facciamo?

Ci disperiamo? Ci rivolgiamo ad altri beni? O ci mettiamo in viaggio per trovare Gesù e non perderlo più? Maria e Giuseppe ci insegnano ad essere degli infaticabile cercatori di Dio, perché egli ci ha fatti per lui, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in lui (S. Agostino).

In preghiera: Dolce Maria, infaticabile cercatrice di Dio, dacci la stessa forza che hai avuto tu nel cercare il tuo Gesù che si era perso nel tempio.

Dolce Maria, infaticabile cercatrice di Dio, guida i nostri passi perché nel cammino della vita possiamo sempre seguire Gesù, faro che ci illumina.

Dolce Maria, Madre pura, sii nostra fedele compagna nel viaggio verso Gesù.

Mi impegno a pregare di più nei momenti nei quali mi sembra che Gesù mi abbia abbandonato.

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.

 

SETTIMO GIORNO: Maria, Vergine dell'ascolto

In ascolto alla Parola: Beato il seno da cui hai preso il latte (Lc 11, 27-28)

Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: "Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!". Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!".

Riflessione: Può sembrare che Gesù sminuisca il ruolo di Maria, preferendola ai suoi discepoli. Eppure se ben leggiamo il testo, notiamo che Gesù elogia proprio la sua Mamma. Ella è la donna che ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica ogni momento. È una discepola attenta, che custodisce nel suo cuore le parole del Figlio suo e giorno dopo giorno le mette in pratica. Ella ci indica la strada perché anche noi facciamo lo stesso, se vogliamo essere suoi veri devoti.

In preghiera: Madre bella, Vergine dell'ascolto, apri il nostro cuore perché sappiamo ascoltare le parole del Figlio tuo.

Madre bella, Vergine dell'ascolto, apri il nostro cuore e il nostro intelletto perché sappiamo ascoltare le parole del Figlio e le mettiamo in pratica.

Madre bella, pura di cuore, rendici forti nei nostri propositi.

Mi impegno ad ascoltare la Parola di Dio quando viene proclamata in chiesa con molta attenzione. Mi impegno, anche, ad ascoltare Dio che mi parla attraverso le persone che incontro nel corso della giornata.

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.

 

OTTAVO GIORNO: Maria, Madre sotto la croce

In ascolto alla Parola: Sotto la croce (Gv 19, 25-27)

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Riflessione: Giovanni ci dice che sotto la croce di Gesù stavano Maria e Giovanni. Maria - la madre - Giovanni - il discepolo prediletto. La Vergine Madre sta in piedi sotto la croce: da' forza a suo Figlio perché giunga alla sua ultima ora. Questo brano biblico - caro al cuore di ogni carmelitano - ci insegna che nel momento del dolore non siamo soli, Maria e Gesù sono con noi. E ci ricorda anche che il Signore, morendo, ci ha fatto dono della sua Mamma come bene prezioso. Con la nostra vita cerchiamo di essergli riconoscenti!

In preghiera: Maria, Madre sotto la croce, sii accanto a noi nelle nostri croci quotidiane perché, come te, sappiamo stare in piedi per accettare ed offrire il nostro dolore.

Maria, Madre sotto la croce, apri il nostro cuore perché sappiamo accoglierti in ogni momento, come dono che Gesù ci ha fatto morendo.

Maria, Madre che proteggi i tuoi figli, sii la nostra guida nella vita quotidiana.

Mi impegno a farmi prossimo per qualche persona che sta soffrendo, fisicamente o spiritualmente.

 

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo,

tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti

dà protezione, stella del mare.

 

NONO GIORNO: Maria, Sorella nella comunità cristiana

In ascolto alla Parola: Con Maria la madre di Gesù (At 1, 12-14)

Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelota e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.

Riflessione: Gesù è asceso al cielo e la prima comunità cristiana si ritrova insieme per pregare. Fra di loro c'è anche la Vergine Maria, come Madre e Sorella. Anche nelle nostre assemblee Maria prega con noi. Facciamo si, allora, che la nostra partecipazione al mistero eucaristico sia una partecipazione allegra e piena di vita: non siamo soli. Con noi c'è Gesù. Con noi c'è Maria, sua e nostra Madre.

In preghiera: Santa Maria, Sorella nella comunità cristiana, sii nostra Sorella nella nostra vita e nella nostra preghiera.

Santa Maria, Sorella nella nostra comunità, siediti accanto a noi e prega con noi perché la nostra preghiera sia secondo il cuore del tuo Figlio.

Maria, Stella del mare, Madre e Sorella nel Carmelo, stringici tutti sotto il tuo manto.

Mi impegno a contribuire per l'animazione della celebrazione eucaristica domenicale della mia parrocchia, perché sia un vero momento di gioia e di preghiera fraterna.

 

Fiore del Carmelo, o vite in fiore, splendor del cielo, tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima, sempre illibata, ai tuoi devoti dà protezione, stella del mare.

 

Ave, Stella del mare

Ave stella del mare,
Madre gloriosa di Dio,
Vergine sempre, Maria,
porta felice del cielo.

L'”Ave” del messo celeste
reca l'annunzio di Dio,
muta la sorte di Eva,
reca al mondo la pace.

Spezza i legami agli oppressi,
rendi la luce ai ciechi,
scaccia da noi ogni male,

chiedi per noi ogni bene.

Mostrati Madre per tutti,
porta la nostra preghiera,
Cristo l'accolga benigno,
Lui che si è fatto tuo Figlio.

Vergine santa fra tutte,
dolce Regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli,
umili e puri di cuore.

Donaci giorni di pace,
veglia sul nostro cammino,
fa’ che vediamo il tuo Figlio,
pieni di gioia nel cielo.

Lode all'altissimo Padre,
gloria a Cristo Signore,
salga allo Spirito Santo,
l'inno di fede e di amore.
Amen.

 

Fior del Carmelo

1. Fior del Carmelo, vite fiorita,

splendore del cielo,

Tu solamente sei vergine e madre.

2. Madre mite, pura nel cuore,

ai figli tuoi sii propizia,

stella del mare.

3. Ceppo di Jesse, che produce il fiore,

a noi concedi di rimanere

con Te per sempre.

4. Giglio cresciuto tra alte spine,

conserva pure le menti fragili

e dona aiuto.

5. Forte armatura dei combattenti,

la guerra infuria, poni a difesa

lo scapolare.

6. Nell’incertezza dacci consiglio,

nella sventura, dal cielo impetra

consolazione.

7. Madre e Signora del tuo Carmelo,

di quella gioia che ti rapisce

sazia i cuori.

8. O chiave e porta del Paradiso,

fa’ che giungiamo dove di gloria

sei coronata. Amen.

 

Tratto da : Preghiamo – Edizioni Aleph