E ANCORA VIENI IN MEZZO A NOI
(Francesco de Luca)

 

E ancora vieni in mezzo a noi.
Ancora nasci in mezzo all'umanità.
Il tuo Natale è un farci capire che non sei stanco di questa gente, di questi uomini, di questo popolo.
Ancora nasci in mezzo all'umanità. Non sei stanco di noi, mentre noi già siamo stanchi di tutto.
Non ci abbandoni, quando noi preferiamo lasciar tutto e fuggire.
Ti fermi a parlare e fai parlare di Te, quando noi preferiamo l'omertà del silenzio.
Sei presente, per supplire le nostre assenze, sei disponibile per annullare le nostre scuse, sei attivo per smascherare le nostre giustificazioni.
E ancora nasci in questa umanità.
Non possiamo essere Te, piccolo Bambino del presepe, abbiamo paura della tua nudità, sentiamo freddo, abbiamo paura del tuo coraggio di nascere sempre, siamo vigliacchi.
Ma pur non potendo essere Te vorremmo essere i pastori che pieni di stupore e senza indugio vengono a trovarti, o i magi che mai stanchi e indomiti ti cercano, nel buio e nella luce, ma siamo noi…. stanchi di rinascere, paurosi di essere nudi, pigri nel correre verso di Te, incapaci di cercare, superficiali ad ogni stupore, e Tu nasci in questa umanità.
Donaci il coraggio di accoglierti: bambino, straniero, diverso; infondici la forza di vedere oltre, dacci la possibilità di fare del bene.
Liberaci dalle catene dell'egoismo e dell'indifferenza, donaci il coraggio dell'essenziale, facci accogliere ogni uomo, come se accogliessimo Te.
Facci credere nell'incredibile, vedere l'invisibile, fare l'impossibile.

 

Fonte: https://www.qumran2.net/