medaglia miracolosa.jpgLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

 

La Medaglia Miracolosa è la Medaglia della Madonna per eccellenza, perché è l’unica da Lei ideata e descritta da Maria stessa nel 1830 a Santa Caterina 

Labourè (1806-1876) a Parigi, in Rue du Bac.

La Medaglia Miracolosa è stata donata dalla Madonna all’umanità come segno di amore, pegno di protezione e sorgente di grazie.

 

La prima apparizione

Scrive Caterina Labouré: “Alle ore 23,30 del 18 luglio 1830, mentre ero a letto addormentata, mi sento chiamare per nome: “Suor Labouré!” Svegliatami, guardo dalla parte da cui veniva la voce, (…) e vedo un fanciullino vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice: “Venite in cappella, la Madonna vi aspetta”. Mi venne subito il pensiero: mi sentiranno! Ma quel fanciullino mi disse: “State tranquilla, sono le ventitré e trenta e tutti dormono profondamente. Venite che vi aspetto”. Vestitami in fretta, mi diressi verso quel fanciullino (…), o meglio, io seguii lui. (…) Erano accesi i lumi dappertutto dove noi passavamo, e questo mi sorprendeva molto. Assai più meravigliata, però, rimasi all’ingresso della cappella, quando l’uscio si aprì, appena il fanciullino l’ebbe toccato con la punta di un dito. La meraviglia poi crebbe nel vedere tutte le candele e tutte le torce accese come alla Messa di mezzanotte. Il fanciullino mi condusse nel presbiterio, accanto alla poltrona del Padre Direttore, dove io mi misi in ginocchio, (…) giunse il sospirato momento.

Il fanciullino mi avverte dicendo: “Ecco la Madonna, eccola!”. Sento il rumore come il fruscio di una veste di seta. (…) Fu quello il momento più dolce della mia vita. Dire tutto ciò che provai mi sarebbe impossibile. “Figlia mia - mi disse la Madonna - Dio vuole affidarti una missione. Avrai molto da soffrire, ma soffrirai volentieri, pensando che si tratta della gloria di Dio. Avrai sempre la sua grazia: manifesta tutto quanto succede in te, con semplicità e confidenza. Vedrai certe cose, sarai ispirata nelle tue orazioni: rendine conto a che è incaricato della tua anima”.

 

Seconda apparizione.

“Il 27 novembre 1830, che era il sabato antecedente la prima domenica di Avvento, alle cinque e mezza del pomeriggio, facendo la meditazione in profondo silenzio, mi parve di sentire dal lato destro della cappella un rumore, come il fruscio di una veste di seta. Avendo volto lo sguardo a quel lato, vidi la Santissima Vergine all’altezza del quadro di San Giuseppe. La sua statura era media, e la sua bellezza tale che mi è impossibile descriverla. Stava in piedi, la sua veste era di seta e di color bianco-aurora, fatta, come si dice, “a la vierge”, cioè accollata e con le maniche lisce. Dal capo le scendeva un velo bianco fino ai piedi, il viso, era abbastanza scoperto, i piedi poggiavano sopra un globo o meglio sopra un mezzo globo, o almeno io non ne vidi che la metà. Le sue mani, elevate all’altezza della cintura, mantenevano in modo naturale un altro globo più piccolo, che rappresentava l’universo. Ella aveva gli occhi rivolti al cielo, e il suo volto diventò splendente mentre presentava il globo a Nostro Signore. Tutto ad un tratto, le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose, le une più belle delle altre, le une più grosse e le altre più piccole, le quali gettavano raggi luminosi.

Mentre io ero intenta a contemplarla, la Santissima Vergine abbassò gli occhi verso di me, e si fece sentire una voce che mi disse: Questo globo rappresenta tutto il mondo, in particolare la Francia e ogni singola persona…”. Io qui non so ridire ciò che provai e ciò che vidi, la bellezza e lo splendore dei raggi così sfolgoranti!… e la Vergine aggiunse: “Sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me le domandano”, facendomi così comprendere quanto è dolce pregare la Santissima Vergine e quanto Ella è generosa con le persone che la pregano; e quante grazie Ella accorda alle persone che la cercano e quale gioia Ella prova a concederle. In quel momento io ero e non ero… Gioivo. Ed ecco formarsi intorno alla Santissima Vergine un quadro alquanto ovale, sul quale, in alto, a modo di semicerchio, dalla mano destra alla sinistra di Maria si leggevano queste parole, scritte a lettere d’oro: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”. Allora si fece sentire una voce che mi disse: “Fa coniare una medaglia su questo modello: tutte le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie; specialmente portandola al collo. Le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia”. All’istante mi parve che il quadro si voltasse e io vidi il rovescio della medaglia. Vi era il monogramma di Maria, ossia la lettera “M” sormontata da una croce e, come base di questa croce, una spessa riga, ossia la lettera “I”, monogramma di Gesù, Jesus. Al di sotto dei due monogrammi, vi erano i Sacri Cuori di Gesù e di Maria, circondato il primo da una corona di spine trafitto, il secondo da una spada.

Interrogata più tardi, la Labouré, se oltre al globo o, meglio, alla metà del globo, avesse veduto qualche altra cosa sotto i piedi della Vergine, rispose di aver veduto un serpente di color verdastro chiazzato di giallo. Quanto poi alle dodici stelle che circondano il rovescio della medaglia, “è moralmente certo che questa particolarità fu indicata a viva voce dalla Santa, fin dall’epoca delle apparizioni”.

Nei manoscritti della Veggente si trova anche questa particolarità, che è di molta importanza. Tra le gemme ve ne erano alcune che non mandavano raggi. Mentre ella se ne stupiva, sentì la voce di Maria che diceva: ”Le gemme dalle quali non partono raggi sono simbolo delle grazie che si dimentica di chiedermi”. Tra esse la più importante è il dolore dei peccati.

La medaglia dell’Immacolata fu coniata due anni dopo, nel 1832, e fu denominata dal popolo stesso, “Medaglia Miracolosa” per eccellenza, per il gran numero di grazie spirituali e materiali ottenute per intercessione di Maria.

 

PREGHIERA ALL’IMMACOLATA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

O potentissima Regina del cielo e della terra ed Immacolata Madre di Dio e Madre nostra, Maria Santissima, per la manifestazione della tua Medaglia miracolosa, Ti preghiamo di ascoltare le nostre suppliche ed esaudirci.

A te, o Madre, ricorriamo fiduciosi: effondi sul mondo intero i raggi della grazia di Dio di cui sei tesoriera e salvaci dal peccato. Fa’ che il Padre della misericordia per tuo mezzo abbia misericordia di noi e ci salvi così da poter, sicuri, venire a vederTi ed onorarTi in Paradiso. Così sia.

Ave Maria…

O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te.

 

NOVENA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA (Dal 18 al 26 Novembre)

O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre nostra, con la più viva fiducia nella tua potente intercessione, umilmente ti supplichiamo di volerci ottenere le grazie che con questa Novena ti chiediamo.

(Breve pausa per chiedere le grazie)

O Madonna della Medaglia Miracolosa, che sei apparsa a Santa Caterina Labouré, nell’atteggiamento di Mediatrice del mondo intero e di ogni anima in particolare, noi mettiamo nelle tue mani e affidiamo al nostro cuore le nostre suppliche. Degnati di presentarle al tuo Divin Figlio ed esaudirle, se esse sono conformi alla Divina Volontà ed utili alle anime nostre. E, dopo aver innalzato verso Dio le tue mani supplichevoli, abbassale su di noi e avvolgici coi raggi delle tue grazie, illuminando le nostre menti, purificando i nostri cuori, affinché da Te guidati, raggiungiamo un giorno la beata eternità. Amen.

Preghiera finale: Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai sentito dire che alcuno abbia fatto ricorso al Tuo patrocinio, implorato il Tuo aiuto, chiesto la Tua protezione e sia stato abbandonato. Animato da questa fiducia, anch’io ricorro a Te o Madre, Vergine delle Vergini, a Te vengo e, pentito, mi prostro davanti a Te. Non respingere, o Madre del Verbo, la mia supplica, ma ascolta benigna ed esaudiscimi.

O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te.

 

CORONCINA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa che, mossa a pietà dalle nostre miserie, scendesti dal cielo per mostrarci quanta cura prendi alle nostre pene e quanto ti adoperi per allontanare da noi i castighi di Dio e ottenerci le sue grazie, soccorrici in questa presente nostra necessità e concedici le grazie che ti domandiamo.

Ave Maria…

O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te. (tre volte).

 

 

O Vergine Immacolata, che ci hai fatto dono della tua Medaglia, quale rimedio a tanti mali spirituali e corporali che ci affliggono, come difesa delle anime, medicina dei corpi e conforto di tutti i miseri, ecco che noi la stringiamo riconoscenti sul nostro cuore e ti domandiamo per essa di esaudire la nostra preghiera.

Ave Maria…

O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te. (tre volte).

 

 

O Vergine Immacolata, che hai promesso grandi grazie ai devoti della tua Medaglia, se ti avessero invocato con la giaculatoria da Te insegnata, noi, pieni di fiducia nella Tua parola, ricorriamo a Te e Ti domandiamo, per la Tua Immacolata Concezione, la grazia di cui abbiamo bisogno.

Ave Maria…

O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te. (tre volte).

 

SUPPLICA ALLA B.V. IMMACOLATA DELLA MEDAGLIA

(Da farsi verso le 17,30 del 27 Novembre, del 27 di ogni mese ed in ogni urgente necessità.)

 

O Vergine Immacolata, sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto: sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente le tue grazie. O Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelti per la manifestazione della tua Medaglia.

Veniamo a te, colmi di immensa gratitudine e di illimitata fiducia, in quest’ora a te così cara, per ringraziarti del gran dono della tua Medaglia, segno del tuo amore e della tua protezione. Ti promettiamo che la santa Medaglia sarà la nostra compagna invisibile, sarà il segno della tua presenza; sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere quanto ci hai amato e ciò che dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo Figlio divino. Sì, il tuo Cuore trafitto rappresentato sulla Medaglia poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all’unisono con il tuo, l’accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà nel portare ogni giorno la propria croce dietro a Lui.

Questa è l’ora tua, o Maria, l’ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fa’, o Madre, che quest’ora sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione e l’ora del pieno esaurimento dei nostri voti.

Tu che hai promesso, proprio in quest’ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia, volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare di ricevere grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a Te che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutti i suoi doni?

Abbi dunque pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che Ti spinse a donarci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti che già Ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi.

Fa’ che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i suoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. La tua Medaglia porti conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti. Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest’ora solenne domandiamo al tuo Cuore Immacolato la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli che sono a noi più cari. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori! E dopo averti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venire a ringraziarti e lodarti eternamente in Cielo. Amen.

- Salve Regina

- O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te (3 volte).

 

Tratto da: Preghiamo – Edizioni Aleph