ROSARIO DELL'AMMALATO, CON GIOVANNI PAOLO II   

          

Il dolore e la malattia fanno parte del mistero dell'uomo sulla terra. Certo è giusto lottare contro la malattia, perchè la salute è un dono di Dio. Ma è importante anche saper leggere il disegno di Dio quando la sofferenza bussa alla nostra porta. La chiave di lettura è costituita dalla croce di Cristo. Il Verbo incarnato si è fatto incontro alla nostra debolezza assumendola su di sè nel mistero della croce. Da allora ogni sofferenza ha acquistato una possibilità di senso, che la rende singolarmente preziosa. Cristo sia la porta per voi, cari ammalati, chiamati in questo momento a sostenere una croce più pesante.(Giovanni Paolo II)

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria  

 

1° Mistero: Gesù inaugura la sua predicazione guarendo i malati.

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea, predicando il Vangelo di Dio e diceva "Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo".... Venuta la sera gli portavano tutti i malati e gli indemoniati, ma non permetteva ai demoni di parlare, perchè lo conoscevano. (Mc 1,14-15.29.34)

Nella sua attività messianica in mezzo ad Israele, Cristo si è avvicinato incessantemente al mondo dell'umana sofferenza. "Passò facendo del bene" e questo suo operare riguardava, prima di tutto, i sofferenti e coloro che attendevano aiuto. Egli guariva gli ammalati, consolava gli afflitti, nutriva gli affamati, liberava gli uomini dalla sordità, dalla cecità, dalla lebbra, dal demonio e da diverse minorazioni fisiche, tre volte restituì ai morti la vita. (Salvifici doloris, 16)

Padre nostro, 10 Ave maria, Gloria, o Gesù mio.

Signore Gesù, abbiamo bisogno di te, rimani con noi. Sostienici nel nostro cammino. In Te noi crediamo, in Te noi speriamo, perchè Tu solo hai parole di vita eterna. Amen

 

2° Mistero: Gesù offre la sua salvezza.

Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sè disse: "Perchè pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati o dire: "Alzati e cammina? Ora, perchè sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua". Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!" (Mc 2,8-12)

Gesù era sensibile a ogni umana sofferenza. Al tempo stesso ammaestrava, ponendo al centro del suo insegnamento le otto beatitudini, che sono indirizzate agli uomini provati da svariate sofferenze nella vita temporale. essi sono "i poveri in spirito" e "gli afflitti" e "quelli che hanno fame e sete della giustizia" e "I perseguitati per causa della giustizia". (Salvifici doloris, 16)

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria, o Gesù mio

Signore Gesù, rivelaci il senso salvifico della sofferenza perchè possiamo trovare nella tua sofferenza la pace interiore e la gioia spirituale. Amen

 

3° Mistero: Gesù ascolta ed esaudisce chi crede in Lui.

...E Gesù disse al centurione: "Và, e sia fatto secondo la tua fede". In quell'istante il servo guarì. (Mt. 8,5-8.10.13)

Nel programma messianico di Cristo, che è insieme il programma del regno di Dio, la sofferenza è presente nel mondo per sprigionare amore, per far nascere opere di amore verso il prossimo, per trasformare la civiltà umana nella "civiltà dell'amore". In questo amore il significato salvifico della sofferenza si realizza fino in fondo e raggiunge la sua dimensione definitiva. (Salvifici doloris,30)

Padre nostro,1o Ave Maria, Gloria, o Gesù mio.

Signore Gesù, concedici pazienza, serenità e coraggio; donaci di vivere una carità gioiosa. Amen

 

4° Mistero: Sulla croce Gesù assume le sofferenze di ogni tempo.  

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù allora vedendo la Madre e là accanto a Lei il discepolo che Egli amava, disse alla madre: "Donna ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Dopo questo, Gesù disse per adempiere le Scritture: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero una spugna imbevuta di aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E chinato il capo spirò. (Gv. 19,25-30)

Nella croce di Cristo non solo si è compiuta la redenzione mediante la sofferenza, ma anche la stessa sofferenza umana è stata redenta. L'uomo scoprendo mediante la fede la sofferenza redentrice di Cristo, insieme scopre in essa le proprie sofferenze, le ritrova, mediante la fede, arricchite di un nuovo contenuto e di un nuovo significato. (Salvifici doloris, 19.20)

Padre nostro - 10 Ave Maria, Gloria, o Gesù mio

Signore Gesù, rafforza la nostra fede e donaci la forza di accettare questo momento di prova come tempo di grazia che invita a unirsi con amore più intenso al mistero salvifico di Cristo. Amen

 

5° Mistero:  Gesù invita i discepoli ad annunciare la buona novella e a guarire i malati.

Gesù inviò i dodici Apostoli dopo averli così istruiti: "Strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.....E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire l'anima e il corpo nella Geenna. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore".(Mt 10, 5-8.28.30)

La sofferenza, presente sotto tante forme diverse nel nostro mondo umano, vi sia presente anche per sprigionare nell'uomo l'amore, proprio quel dono disinteressato del proprio "io" in favore degli altri uomini, degli uomini sofferenti. Il mondo dell'umana sofferenza invoca, per così dire, senza sosta un altro mondo: quello dell'amore umano; e quell'amore disinteressato, che si desta nel suo cuore e nelle sue opere. (Salvifici doloris, 29)

Padre nostro, 10 Ave maria, Gloria, o Gesù mio

Signore Gesù, insegnaci parole e gesti di amore per testimoniare i veri valori che rimangono per sempre perchè inscritti nel cuore di ogni persona. Amen.

 

Cari ammalati, guardate a Maria con piena fiducia e filiale abbandono; Ella vi guarda con occhio particolare, vi sorride con tenerezza materna, vi segue con sollecita cura. Vi assista e vi protegga sempre questa Madre dolcissima.

 

Noi la preghiamo per voi, perchè vi sia vicina, vi conforti, vi dia pace e porti a compimento in voi, per il bene della Chiesa, per la diffusione del Vangelo, per la pace del mondo, quel disegno di grazia e di amore, che più strettamente vi unisce e configura a Cristo Gesù. (Giovanni Paolo II)

 

Salve Regina

 

Litanie

Signore, pietà. Signore, pietà.

Cristo, pietà. Cristo, pietà

Signore, pietà. Cristo, pietà

Santa Maria, prega per noi

Santa Madre di Dio, prega per noi

Madre di Cristo, prega per noi

Tu che hai seguito con amore Tuo Figlio, prega per noi

Tu che eri presente sotto la croce, prega per noi

Tu che sei salute degli infermi, prega per noi

Santa Maria, consolatrice deli afflitti, prega per noi

Santa Maria, Madre della divina grazia, prega per noi

Santa Maria, aiuto dei poveri, prega per noi

Santa Maria, rifugio dei peccatori, prega per noi

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

 

Preghiamo:

Signore, tu che dalla croce ci hai dato Maria come Madre, ti ringraziamo; Tu sei la resurrezione e la vita, accresci la nostra fede in Te. Te lo chiediamo per mezzo di tua Madre, la Vergine dei dolori. Amen

 

Preghiera a Maria

A Te, Vergine Maria, fiduciosi volgiamo il nostro sguardo. Alla tua tenerezza di Madre affidiamo le lacrime, i sospiri e le speranze di tutti i malati. Sulle loro ferite scenda benefico il balsamo della consolazione e della speranza. Unito a quello di Gesù, il loro dolore si trasformi in strumento di redenzione.

Il tuo esempio ci guidi a fare della nostra esistenza una continua lode all'amore di Dio. Rendici attenti ai bisogni degli altri, solleciti nel portare aiuto a chi soffre, capaci di accompagnare chi è solo, costruttori di speranza dove si consumano i drammi dell'uomo. In ogni tappa gioiosa o triste del nostro cammino, con affetto di madre mostraci il "Tuo Figlio Gesù, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria". (Giovanni Paolo II)