Stampa

DIGIUNARE COME....

Consigli pratici di Padre Jonas Abib

 

Durante il cammino quaresimale si raccomanda la pratica dei digiuno,  ma quali radici ha l'usanza e che senso ha digiunare oggi ?


Tutti possiamo digiunare: giovani o adulti, gestanti o madri che allattano, anziani stanchi o ammalati. Tutti possono farlo senza che ciò arrechi alcun danno, caso mai se ne trarrà vantaggio.


Molte persone non digiunano perché, non sanno come farlo; immaginano che sia una cosa molto difficile da fare ed anche "dolorosa" e che non ci riusciranno mai.


Per aiutare a chiarire dubbi e ad eliminare le paure di queste persone, ho scritto questo libretto sulla pratica del digiuno.

Quello che presento qui è frutto della mia esperienza.

Non che io sia un modello: in verità sono stato un tipo piuttosto pigro; però, con il passare degli anni, ho accumulato delle esperienze che voglio condividere  con voi.


Esistono molti altri libri dai quali poter apprendere di più sulla "mistica" del digiuno. In queste pagine, desidero affrontarne solo l'aspetto pratico.


Esistono più varianti. Ne tratteremo qui solamente quattro tipi che  potranno esservi di grande aiuto in questa pratica.


Il digiuno prescritto dalla Chiesa


Così è chiamato quello prescritto per tutta la Chiesa e che, perciò,  è estremamente semplice perché adatto a qualsiasi persona.


Qualcuno potrebbe pensare che sia un digiuno di tutto riposo o che  neanche sia realmente tale, perché troppo facile da mettere in pratica. Ma  non è proprio così.


Questo modo di digiunare viene dalla tradizione della Chiesa e può  essere praticato da tutti, senza eccezione.

La base di questo tipo di  digiuno è che si faccia colazione come d'abitudine, poi si consumi solo un pasto  durante il resto della giornata.

Si può scegliere tra pranzo o cena, secondo le proprie abitudini, la propria salute e il proprio lavoro.


L'altro pasto sarà sostituito da un semplice spuntino, secondo le  proprie necessità.


In questo modo. per esempio, se si sceglie il pranzo come pasto  completo, a cena si mangi solo qualcosa che metta nella condizione di  trascorrere il resto della notte senza accusare la fame.


L'importante, e qui sta l'essenza del digiuno, è la disciplina, il non mangiare niente oltre questi tre pasti.

Quello che importa è,  troncare l'abitudine di "mangiucchiare,", di aprire il frigorifero più volte al giorno per "spizzicare" qualcosa.


Evitare completamente, in questo giorno, le caramelle, i dolci, i cioccolatini, i biscotti e cose di questo tipo.

Lasciare da parte le  bevande rinfrescanti ed il caffè.



Per i più indisciplinati (e molti di noi lo siamo) già questo è, un  vero digiuno e di quelli difficili! In questo tipo di digiuno non si  soffre la fame.

Più le persone si impongono una disciplina, più mettono a  freno la gola! Ed è proprio questa la finalità del digiuno


Chiunque può praticarlo, perfino gli ammalati, poiché, l'acqua e le medicine non lo interrompono; neanche se fosse necessario del latte per  assumere queste ultime, poiché, la disciplina sarebbe comunque mantenuta.

Per gli ammalati o per gli anziani la disciplina può consistere addirittura  nel fatto stesso di prendere le medicine e prenderle correttamente.


Il digiuno a pane e acqua


Questo digiuno consiste nel mangiare pane quando si ha fame e bere  acqua quando si ha sete: nient'altro.


Non si tratta di assumerli contemporaneamente; al contrario, è  proprio questo che si deve evitare.


E meglio mangiare un poco di pane alla volta durante tutto il  giorno. Si potrà constatare che questo acquisterà un nuovo sapore. Come pure si  deve bere acqua varie volte nel corso della giornata. L'organismo ne ha  bisogno. Perciò occorre berne anche quando non se ne ha voglia.


La cosa più importante, la regola è, che si mangi solo pane e si  beva solo acqua. Ripeto: non è per tacitare la fame e ancora meglio la sete.  Questa è una forma di digiuno che frena maggiormente la nostra gola che, in  genere, ci fa agire solo per la pura e semplice soddisfazione di sé. Impone dunque la disciplina che combatte il vizio di mangiare tutto il giorno.


Nel digiuno a pane e acqua si consiglia di consumare pane di manioca  che è, molto sostanzioso, così come il pane integrale. Questi tipi di pane,  essendo di grano integrale, sono sostanziosi ed evitano eventuali disturbi. Ma anche un comune panino è, sufficiente per fare un buon digiuno, senza  essere assaliti dalla fame.


Il digiuno a base di liquidi.


Il terzo tipo di digiuno richiede che si trascorra una intera  giornata senza mangiare nulla, limitandosi ad assumere liquidi: ci si alimenterà  soltanto di questi. E' una modalità di digiuno molto efficace che tiene a  freno la nostra gola e garantisce la disciplina.


Trattandosi di liquidi, si ha una grande varietà di opzioni e di combinazioni possibili, che mantengono bene alimentati e in forma  senza interrompere il digiuno.


Si raccomanda di bere tè. Potendo scegliere, ne esistono di vari  tipi. Caldo, con un poco di zucchero o miele, il tè nutre e mantiene caldo  lo stomaco: cosa importante. Chi non può fare uso di zucchero o miele  può usare dolcificanti o prendere la bevanda pura: così facendo si priverà del glucosio, che è un alimento, ma conserverà i vantaggi del tè, e del calore. Preferendolo si può bere freddo o gelato, specialmente  d'estate.


Aranciata, limonata e succhi di frutta sono pure indicati per questo  giorno. Lo stesso dicasi per i succhi di legumi, di carote, barbabietole e  verdure in genere. Occorre però stare attenti di bere solo il succo e non la  polpa.

Combinando frutta, legumi e verdure le possibilità di una buona  alimentazione aumentano di molto.


I vari succhi, addolciti con zucchero, miele o dolcificanti. oppure  bevuti assoluti, sono sempre nutrienti e lasciano leggeri e meglio disposti  alla preghiera e alle altre attività intellettuali o fisiche.


Altra opzione possibile. per questo tipo di digiuno, è, l'acqua di  cocco, alimento completo che contiene tutti gli elementi per mantenere il  fisico idratato e nutrito.


Tuttavia, per chi non avesse facilità nel reperire questa bevanda  può far ricorso ad una bevanda "casalinga", che soddisfa molto bene le nostre necessità alimentari. Un bicchiere di acqua, con un cucchiaio di  zucchero ed un pizzico di sale è, un'ottima bevanda.

Possiamo superare senza problemi un giorno intero ingerendo soltanto questa mistura.

Ecco un eccellente  digiuno.


Vi è, chi passa l'intera giornata bevendo soltanto acqua: in questo  caso si tratta di un digiuno totale che è possibile soprattutto a chi ha  avuto modo di allenarsi in questo.

Ci si può arrivare gradatamente con  l'assunzione di soli liquidi fino ad arrivare al digiuno totale: succhi, tè, acqua di cocco, bibita casalinga e, infine, soltanto acqua. Niente impedisce di  cominciare dal digiuno a pane e acqua.

La persona allenata smette a poco a poco  di mangiare riuscendo così ad arrivare al digiuno solo di acqua.


Non sto dicendo che si debba assolutamente fare questo.

Sto solamente mostrando che è, una cosa possibile e neanche troppo difficile.

Si  tratta di acquisire allenamento e disciplina: e qui sta l'essenza del digiuno.


La cosa importante è, che questi tipi di digiuno lasciano il corpo leggero, ben idratato e lasciano riposare l'apparato digerente. La testa è rischiarata, la mente è aperta e ben disposta alle attività  spirituali.

Non soltanto alla preghiera e alla contemplazione; ma è anche più ricettiva allo studio, alla riflessione, alla lettura, agli scritti, ai calcoli, ai progetti, alle attività creative musicali e poetiche.

Tutte le  attività, nei campi in cui si vuole ottenere un miglioramento, sono favorite dal  digiuno.

 

Un'importante osservazione da fare è, che per svolgere un qualsiasi  lavoro intellettuale, che esiga concentrazione e sforzo mentale, bere,  mangiare, prendere caffè, fumare costituisce una pessima abitudine. Fa  accumulare tensione su tensione. Questa abitudine, crea l'illusione che tutto  ciò renda maggiormente attiva la mente e faciliti la creatività. In realtà,  serve solo ad intossicare e aumentare la tensione.


Oltre a tè, succhi, acqua di cocco e bibite fatte in casa, si possono prendere in considerazione anche i brodi. Questi alimenti, in  genere, si consumano caldi e, per di più. contengono sale, cosa altamente raccomandabile.


Chiunque, ma specialmente gli anziani ed i malati, possono fare un  digiuno molto salutare a base di brodi che, come per i succhi, ve n'è una  grande varietà.


Occorre fare attenzione, però, che dicendo brodi, non mi riferisco a  zuppe e a minestre, sebbene si possono consumare anche brodi di carne.  

L'importante è, che si consumi solo il liquido che, oltre tutto, ha il vantaggio  di essere caldo, nutriente e di contenere sale.


Specialmente nelle fredde giornate invernali, l'uso del brodo  costituisce un ottimo modo di digiunare poiché assicura l'ingestione delle calorie necessarie alle attività, specialmente a quelle spirituali.

Il digiuno totale

 

In questo quarto tipo di digiuno non si prende nulla: si beve solo  acqua.

 

Si raccomanda, prima di sperimentare questa forma di digiuno, di  praticarne uno a pane e acqua ed uno a base di liquidi che possono servire da allenamento.

Ma è possibile fare un digiuno senza ingerire neanche  acqua?

Si, come ho già detto, è possibile ma sono le persone bene allenate possono tentare di farlo.

E' fondamentale mettersi in testa che non ci si sta sottoponendo ad  un test di resistenza. Non abbiamo bisogno di provare niente a nessuno: né a  noi stessi, né al Signore.

L'obiettivo del digiuno è l'incontro con Dio.  è, il favorire la preghiera, è il darsi una disciplina.

Esso serve per aprirci alla grazia (della contemplazione, dell'intercessione e dell'unzione  dello Spirito Santo.


Come abbiamo detto sopra, il nostro organismo ha bisogno di acqua,  di essere ben idratato, per agire e reagire nel campo spirituale.

E poiché il  digiuno è destinato ai "soldati" che, "combattono per Dio" nella dimensione spirituale, occorre bere acqua diverse volte al giorno quando si fa  quello totale.

Riguardo all'ora di porre fine al digiuno, soprattutto a quello  totale si può terminarlo alle 4 del pomeriggio oppure prolungarlo sino alle 5,  alle 6 o alle 8 della sera.

L’importante è essere nutriti ed agire con buon  senso.

La nostra i ritenzione non è di costruire degli eroi.


Ripeto: non dobbiamo provare mente a nessuno, né a noi stessi né,  tantomeno al Signore.



Osservazioni finali


Un errore molto comune che le persone commettono è di fare un giorno  di digiuno saltando la colazione del mattino.

Così facendo si comincia a digiunare partendo dall'ultimo pasto fatto la sera prima e non dalla mattina.


Queste persone, male informate, finiscono per avere come risultato  un mai di testa. che in genere comincia ben presto: il mal di testa non è l'obiettivo del digiuno.


Come ho già detto, è, una cosa che lascia la persona indisposta per  il resto del giorno, la rende irritabile e sempre pronta a perdere la  pazienza e questo è, totalmente in opposizione a quanto si spera di raggiungere.


E' come se non bastasse, tutti questi inconvenienti e il mal di testa impediscono alla persona di realizzare bene le sue attività  spirituali specialmente la preghiera, opponendosi allo scopo stesso del digiuno.


E perché succede tutto ciò?

Perché, gli acidi dello stomaco  diventano molto attivi quando la persona fa trascorrere diverse ore senza  alimentarsi, particolarmente dopo una notte di riposo.


E' bene che si faccia regolarmente la colazione della mattina, come  si fa tutti i giorni, e, a partire da lì, iniziare il digiuno.

Facendo  così si evitano l'iperattività dei succhi gastrici, il dolore di testa, l'irritabilità e ogni indisposizione.


Se si è abituati a non mangiare nulla al mattino, oppure si decide  di non volerlo fare, occorre, almeno bere qualcosa, preferibilmente  qualcosa di caldo.

Questo farà bene all'apparato digerente preparandolo al  giorno di digiuno. Ma se non si vuole fare un intero giorno di digiuno e si  preferisce cominciare nel pomeriggio, allora è bene bere ugualmente un buon bicchiere di acqua lievemente intiepidita.

Questo favorisce l'attività  dell'apparato digerente evitando che soffra per le indisposizioni sii menzionate.


Un'ultima osservazione essenziale.

Nel linguaggio corrente, molte  volte si parla di fare digiuno di dolci, di bevande alcoliche, di rinfreschi.  

Di televisione.

Si tratta di una buona pratica, che ha senz'altro un  certo valore e che non dobbiamo tralasciare di fare.

Ma non è corretto dargli il nome di digiuno: in realtà, si tratta di una mortificazione. Quando  ci si impone una mortificazione, ci si priva volontariamente di qualcosa  offrendo questa pratica come un sacrificio.


Ciò è, molto valido e gradito al Signore, essendo un mezzo  eccellente per darsi una disciplina e autocontrollarsi.

Ma come nell'ambito del  denaro: la decima è, la decima e l'offerta è, l'offerta; così nel campo dell'alimentazione e in relazione alle altre privazioni: il digiuno è
digiuno e la mortificazione è la mortificazione. Potete fare quante  offerte volete ma non dovete tralasciare di dare la decima. Allo stesso  modo, potete fare quante mortificazionì volete, e questo è, buono; ma insisto: non tralasciate il digiuno.


Il digiuno è, una ricchezza che abbiamo bisogno di riconquistare.

E'  una espressione forte della comunità che ha deciso di convertirsi, di  cominciare una vita nuova. Probabilmente siete una delle molte persone che o  non lo conoscono o che cominciano a conoscerlo adesso e per questo motivo  non l'hanno mai praticato. Ora, con questa nuova conoscenza  dell'argomento cominciate a praticarlo, poiché, sicuramente porterà benefici a voi  e al Corpo di Cristo.


Dio benedica il vostro digiuno.


Da Digiunare come.... Edizioni Rns _ Roma